50 sfumature di Grigio: il film che nessuno dice di aver visto, ma di cui tutti parlano
Se esiste un film che sa accendere dibattiti infuocati tra uomini e donne, questo è sicuramente "50 sfumature di Grigio": una pellicola che nessuno dice di aver visto, ma di cui tutti parlano. Sì, perché questa non è una pellicola come le altre: la storia racconta infatti la relazione tra Anastasia Steele, una studentessa universitaria di letteratura inglese impacciata e inesperta, e Christian Grey, un imprenditore miliardario, brillante e misterioso. I due si incontrano per caso e fin da subito scocca tra loro un'irresistibile attrazione. Ben presto Anastasia scopre che quello che a prima vista appare come un perfetto principe azzurro è in realtà un uomo dai gusti sessuali inconsueti, consumato da un ossessivo bisogno di controllo. Infatti il suo rapporto intimo con la sfera femminile è fatto di pratiche sadomasochiste, giochi e perversioni. E sono proprio queste singolari preferenze sotto le lenzuola a rendere ancora più intrigante la figura di Grey.
Nel corso della pellicola si scopre infatti che il ventisettenne ha collezionato una quindicina di relazioni sessuali del tutto particolari: tra queste, la storia più lunga è stata quella con Mrs Robinson, l'amica della madre adottiva che ha iniziato il giovane alle gioie del sesso. Nei cinque anni in cui è stato l'amante di questa donna, Grey è stato il "sottomesso", mentre una volta finita il rapporto Grey è diventato un "dominatore", un termine che nell'ambito delle pratiche sessuali del bondage e del sadomaso identifica il ruolo di "master". Il dominatore considera il partner come un oggetto di sua proprietà e lo sottomette, entro determinati limiti, alla sua volontà. Per realizzare le sue fantasie Christian Grey ha dedicato un'intera camera alle sue fantasie, una sorta di stanza rossa in cui piacere e tortura si confondono: in questo luogo ci sono manette, cinghie di ogni sorta e moschettoni per sesso "sospeso". Qui l'erotismo sfiora la violenza e ogni pratica è regolata da un contratto dalle clausole molto rigide.
Il sadomasochismo, che tanto ha fatto parlare di "50 sfumature di Grigio", costituisce un tema piuttosto in auge all'interno della società contemporanea. Secondo alcune letture sociologiche, aumentando il consumismo sessuale, cresce di pari passo anche la noia, e si fanno sempre più numerosi i tentativi di escogitare varianti allettanti sotto le lenzuola. In una società, inoltre, in cui la morale si fa sempre più individuale, aumenta la tolleranza verso il "proibito" e ciascuno si sente maggiormente libero di oltrepassare il confine di quella che viene definita normalità.
I riferimenti sessuali cui allude la pellicola hanno attratto in misura maggiore le donne, in particolare le giovani (14 - 35 anni) e la fascia attorno ai 50 anni. Una volta riaccese le luci, le reazioni sono state differenti: risate, ammiccamenti e commozione per i turbamenti della giovane Anastasia hanno accompagnato l'uscita dalle sale. E che dire degli uomini? In molti al cinema proprio non ci sono voluti andare, altri invece sono stati costretti dalle proprie fidanzate, magari invitati a prendere qualche spunto piccante per ravvivare il rapporto.
E di questo film, è certo, si parlerà ancora per molto: si vocifera infatti che questa pellicola sia pronta a "fare il botto" anche ai Razzie Awards, i premi che vengono assegnati per le peggiori prove cinematografiche dell'anno. Le "50 sfumature" sarebbero in lizza su tutti i fronti: peggior sceneggiatura, peggior attore, peggiore attrice, peggior combo, peggior regista e pure peggior film. Ecco quindi che chi tanto si è lamentato della pellicola (avendola visto o meno) ne parlerà ancora, d'accordo con la critica; e chi invece l'ha apprezzata si mobiliterà per difenderla: insomma, il dibattito non è ancora finito.
di: Personal Dreamer