Archeologo per un giorno

Voglio trovare il Sacro Graal!
Vuoi provare l’ebbrezza di riportare alla luce oggetti antichi, di grande pregio, valore culturale e storico? Sogni di svelare la verità sul Sacro Graal, sulla tomba di Re Artù e Ginevra, di ritrovare la leggendaria Eldorado o l’oro di Re Porsenna? Allora devi provare a vestire i panni dell’archeologo professionista, almeno una volta nella vita! Il fascino che l’archeologia esercita è certamente legato ad un immaginario fuorviante veicolato prima dai mezzi di comunicazione, dai romanzi e poi da internet. Ma se dobbiamo porre la fatidica domanda “Cosa fa un archeologo?”, le risposte conseguenti spaziano dal generico “studia la storia” al più complesso stereotipo, duro a morire, “scava i dinosauri”.
Non solo Indiana Jones…
Ebbene, per essere un archeologo a tutto tondo, devi avere studiato, e con grande passione, la storia che ti piacerebbe indagare: abbigliandoti un po’ come Indiana Jones, ma senza correre tutti i pericoli del personaggio cinematografico, dotandoti di picchetto, setaccio e cazzuola, potresti partire alla volta di una ricerca a dir poco entusiasmante e mozzafiato, cercando tesori nascosti nelle viscere della terra o in fondo al mare, come invece scavare più tranquillamente un’antica città plurimillenaria, restituendo alla luce sale, anfore e vasi, oggetti personali. E se poi vorrai proprio dare sfogo al desiderio di stanare un Tyrannosaurus Rex, allora potrai dedicarti allo scavo paleontologico, capace di riportarti indietro di milioni (e non migliaia…) di anni!
Prima studiare e prepararsi!
È chiaro, però, che non basterà essere un semplice spettatore, se vorrai vivere la tua avventura da vero archeologo. Se è questa la tua passione, sicuramente avrai coltivato degli studi, anche solo personalmente. Allora, saprai sia cosa cercare, sia dove andare: cappello per ripararsi dal sole, giacca piena di tasche, scarponcini per ogni terreno e tanta dedizione! Già, perché ti affiancherai ad altri colleghi, che magari scavano un sito da lungo tempo e stanno incontrando tanti reperti di generi diversi: serve pazienza, attenzione e concentrazione per salvare ogni oggetto integro e catalogare tutto ciò che si rinviene!
Le mete sono ovunque…
Il deserto dei Gobi in Asia (se ami la paleontologia e vorresti i resti dei dinosauri), le rovine di Leptis Magna in Libia, le piramidi maya e azteche in Messico, Honduras, Guatemala, Costa Rica, le magnificenti strutture di Angkor Wat in Cambogia, e mille altre destinazioni in Italia, Spagna, Germania, est Europa, Turchia… senza dimenticarsi dell’Africa, dove un archeologo amatoriale pensa di aver rinvenuto fra i Lemba quello che potrebbe essere l’Arca di Yahweh: il mondo è tutto un immenso campo di scavo archeologico, di ogni epoca e genere. Basta sapersi informare, scegliere e partire!
Mai scoraggiarsi
E se poi lo scavo non porta i frutti sperati, anche dopo aver lavato magari tanti cocci, trasportato via tanti secchi di terra e sudato le proverbiali sette camicie, mai arrendersi! L’archeologia, come la scienza in generale, non è infallibile: mai perdersi d’animo! Anzi, bisogna accettare sempre la nuova sfida e dedicarsi con tutte le proprie forze a vincerla: chissà che qualche colto sognatore un giorno non ritrovi davvero l’Arca dell’Alleanza e la porti in qualche museo!
di: Personal Dreamer