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Cercare oro nei fiumi: un'avventura possibile, non solo in Klondike

Pepite d'oro: un tesoro tutto da scoprire

Quando si parla della ricerca dell'oro immancabilmente si pensa alle mitiche, epiche e pittoresche, corse al metallo più prezioso (gold rush) che richiamarono migliaia di volenterosi cercatori e avventurieri in California, in Australia e in Sudafrica nella seconda metà dell'Ottocento. L'ultima grande orda di cercatori fu poi quella che setacciò il Klondike, in Alaska, a partire dal 1896.
Eppure, secondo le ricerche del geologo napoletano Giuseppe Pipino, fondatore e curatore del Museo dell'Oro e tra i fondatori nel 1988 della Federazione Italiana Cercatori d'Oro, l'oro è presente anche in Italia. Anzi, si può tranquillamente affermare che tutta l'alta pianura padana sia un immenso giacimento alluvionale aurifero con una concentrazione che varia da pochi milligrammi a oltre un grammo al metro cubo.

Scoprire l'oro: dove e come?

È possibile scoprire l'oro in due maniere molto diverse. In genere, per portarlo alla luce bisogna scavare: l'oro può infatti trovarsi ben al di sotto della superficie terrestre in giacimenti primari, associato a pirite o in conglomerato quarzoso.
Il secondo metodo per scoprire il metallo più prezioso, di certo il più entusiasmante, è il primo utilizzato dall'uomo: esso si basa sullo scavare, setacciare e lavare le sabbie sul greto dei fiumi. Una prassi che utilizzano ancora oggi i cercatori d'oro per hobby, che grazie a strumenti semplici e metodi antichi che si richiamano alla tradizione recuperano le pagliuzze dorate dalle sabbie dei fiumi.
Probabilmente non lo sapete, ma è possibile trovare scaglie d'oro alluvionale in quasi tutti i corsi d'acqua che scendono dagli Appennini liguri, dalle Alpi piemontesi e lombarde e affluiscono al Po, in particolare nell'Orba, nell'Orco, nella Dora Baltea, nell'Elvo, nella Sesia e nel Ticino.
Vere e proprie pepite di qualche grammo si trovano ancora nella valle del Gorzente, sopra Ovada, e a Brusson, in provincia di Aosta. Raramente, s'intende! Le più grosse misurano al massimo un centimetro e si possono trovare nell'Orco e nell'Orba, le più piccole sono praticamente una polvere di pochi centesimi di millimetro e sono caratteristiche del corso basso del Ticino.

Il vero tesoro

La ricerca dell'oro oggi in Italia è un hobby come un altro, forse un po' più strano, ma anche con un pizzico di avventura in più. C'è addirittura chi lo pratica a livello agonistico. Vengono organizzate gare e campionati in Italia e in tutto il mondo: quest'anno il Mondiale è stato a Placerville, in California, mentre il Campionato Europeo si svolgerà in Svizzera, a Burgdorf.
In Italia ammontano ad alcune centinaia gli appassionati che nei fine settimana faticano sui fiumi, attirati dal miraggio di una pagliuzza luccicante. Perché quella lucentezza illumina gli occhi e il cuore. I cercatori più agguerriti, l'oro trovato non lo vendono: catalogato e suddiviso con riferimento alla località di raccolta, viene esposto in bella mostra nelle loro collezioni.
Perché, in fin dei conti, lo scopo non è arricchirsi. La corsa all'oro è solo una scusa per trascorrere una giornata emozionante all'aria aperta. Ai cercatori piace stare in mezzo alla natura, godere la pace delle prime ore del mattino, la tranquillità delle rive e dei boschi. Questo è vero il tesoro!

di: Personal Dreamer

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