Floating Therapy: la nuova frontiera del benessere comincia dal galleggiamento

Quando lo stress quotidiano diventa insopportabile non è facile trovare il rimedio giusto in grado di dare il sollievo desiderato. Forse hai già provato a dedicare del tempo in più a te stesso, a distrarti con qualche passeggiata serale o ad ascoltare la musica per rilassarti un po', ma questi tentativi si sono rivelati del tutto vani. Se ti rivedi anche tu in questa situazione e non sai come uscirne, bene, sei nel posto giusto. Oggi desideriamo infatti parlarti dell'ultima frontiera del benessere, il galleggiamento, altrimenti noto come floating therapy.
Il floating, una tecnica che negli ultimi tempi sta prendendo piede con sempre maggiore insistenza in Italia, si basa sul concetto di "deprivazione sensoriale", ossia quella condizione in cui gli organi di senso, privati da ogni stimolazione esterna, permettono di raggiungere uno stato di assoluto relax.
Per eseguire questo trattamento viene utilizzata una grande vasca, chiamata appunto "vasca di deprivazione sensoriale", che viene riempita d'acqua salata a temperatura corporea, ricreando così le condizioni simili a quelle del Mar Morto. La presenza del sale porta il corpo a galleggiare, senza avvertire alcuna sensazione di caldo o di freddo. Ogni seduta dura circa 45 minuti: una volta conclusa l'intera operazione il risultato è garantito e ti sentirai subito meglio. La floating therapy ha infatti un effetto rilassante, allevia lo stress, elimina le tossine e a migliorare il funzionamento del cuore e del sistema circolatorio. Il sale aiuta anche il corpo ad assorbire l'insulina, a ridurre le infiammazioni e a migliorare la "salute" del sistema nervoso.
Ad aver inventato questa terapia è stato il professor John Lilly, uno psicoanalista americano che negli anni Cinquanta desiderava saperne di più sull'attività inconscia della mente. Per raggiungere quest'obiettivo Lilly costruì la prima vasca di galleggiamento, dotata anche di un coperchio che impediva alla luce di filtrare e che garantiva un perfetto isolamento acustico. L'ipotesi dello studioso era che, privato di ogni stimolazione sensoriale, il cervello umano avrebbe cessato ogni attività. La sua ipotesi venne però smentita: Lilly scoprì infatti che il trattamento basato sul galleggiamento conduceva ad un profondo rilassamento e uno stato simile a quello del dormiveglia. Un mix di sensazioni di pace ed estraneità al mondo paragonabile a quello raggiunto dai monaci buddhisti con la meditazione.
Chi ha già provato questa terapia ha rivelato che, dopo soltanto 30 minuti di trattamento, si comincia già ad avvertire un'alterazione nella percezione dei confini del corpo. Non ti piacerebbe provare queste sensazioni? Non soltanto riuscirai, rilassandoti, a liberare nuove risorse e ad avere una marcia in più sul lavoro e sullo sport, ma sarai anche in grado di potenziare la creatività in ogni ambito artistico e professionale.
di: Personal Dreamer