Flusso di coscienza: raggiungere la pace interiore tramite la scrittura

Ci si può affidare a una tecnica letteraria per liberarsi dai pensieri negativi che ci attanagliano nella vita di tutti i giorni? La risposta è sì, soprattutto se ci si affida al flusso di coscienza. La scrittura, già di per sé, può avere un forte valore "terapeutico": sono tante, infatti, le persone che quotidianamente compilano un diario o riportano sulla carta emozioni e stati d'animo vissuti nel corso della giornata. Un modo efficace per "mettere ordine" tra i propri pensieri e le proprie sensazioni.
Il flusso di coscienza fa ben di più, lasciando scorrere liberamente i pensieri, trasferendoli in maniera pressoché automatica su un foglio di carta o sullo schermo del pc. In questo modo, facendo fluire senza limiti ciò che si ha in testa, si riesce a raggiungere il nocciolo di ciò che ci preoccupa maggiormente, riversandolo, attraverso la scrittura, all'esterno. Il flusso di coscienza diventa perciò un valido alleato per liberarsi dagli stati di oppressione e preoccupazione e una delle possibilità a disposizione per raggiungere uno stato di pace interiore.
Ma da dove deriva questa particolare tecnica di scrittura? I primi studi sulla forza creativa dell'inconscio li troviamo con le pubblicazioni di Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi, che hanno influenzato scrittori di primissimo piano del Novecento, come il drammaturgo irlandese James Joyce e il triestino Italo Svevo. Entrambi hanno eliminato, per così dire, ogni barriera tra percezione reale delle cose e una sintetica rielaborazione della nostra mente. All'atto pratico Joyce, per esempio, ha scritto il suo capolavoro "Ulisse" in un linguaggio e in uno stile che ha gettato le basi per quello che da quel momento in avanti è stato ribattezzato flusso di coscienza, dove si trovano mischiati elementi consci e inconsci attraverso una forma di scrittura che ha nella libera associazione dei pensieri il suo punto di forza.
Ovviamente, nella vita di tutti i giorni non siamo chiamati a scrivere capolavori, ma perché non "rubare" una tecnica ai geni della letteratura se ci può tornare utile nel quotidiano?
Tu, per esempio, hai mai pensato di lasciar scorrere liberamente i tuoi pensieri su carta e vedere cosa succede? Per tanti è una vera e propria scoperta che, oltre a liberare da ansie e paure, permette anche di conoscersi meglio attraverso l'utilizzo della parola scritta.
di: Personal Dreamer