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Il Quigong del “Palo Eretto”: dalla Cina un'antica tecnica di meditazione per il benessere psicofisico della persona

La postura del

Sciogliere il corpo e alleggerire la mente, facendo il pieno di energie positive: quante volte dopo una giornata ricca di stress e turbamenti hai desiderato soltanto rilassarti e rigenerarti dolcemente? Per aiutarti in questi momenti difficili oggi desideriamo proporti il Quigong, una tecnica di meditazione che arriva dall'Oriente e che combina la concentrazione al controllo della respirazione e alle arti marziali. Tra gli esercizi più importanti del Quigong, un'antica pratica cinese che consente di raggiungere l'equilibrio del ciclo energetico, c'è quello del "Palo Eretto", una postura conosciuta anche con il nome di "posizione dell'albero". La poesia di questo esercizio sta tutta nel suo nome. Per realizzarlo al meglio occorre infatti immaginare un albero che dalle radici ben salde nel terreno prende quel nutrimento che poi porta, attraverso il fusto, al tronco e alle fronde, fino alle foglie più alte.

In questo modo il fisico si rilassa e l'energia, non più oppressa dai muscoli impegnati nella postura, fluisce liberamente lungo i meridiani del corpo e ne rinvigorisce tutte le parti. Secondo la meditazione cinese, a partire dalla regione addominale si dipana l'energia vitale che poi si distribuisce in tutto l'organismo. Con questo esercizio, quindi, avvertiamo una sensazione di solidità delle gambe e della schiena. Allo stesso tempo lasciamo scorrere l'energia fino alla punta delle dita delle mani e dei piedi: in questo modo una percezione di leggerezza e flessibilità si diffonde nella parte superiore del corpo.

Vuoi sapere in che cosa consiste questa posizione? È presto detto. È necessario, prima di tutto, mettersi in posizione eretta con i piedi larghi quanto le spalle e le ginocchia leggermente piegate. La schiena è dritta con i glutei ruotati in avanti in modo da rilassare la muscolatura lombare. Le braccia cadono rilassate ai lati del corpo. La testa è mantenuta diritta, lo sguardo spazia davanti a sé, mentre la bocca è lasciata aperta in un "sorriso non sorriso". A partire da questa posizione di partenza, si alzano le braccia fino alle spalle piegandole come per abbracciare un grande pallone leggermente schiacciato. Forse sentirai un po' di fatica, soprattutto a livello delle spalle, ma sparirà dopo aver ripetuto l'esercizio un paio di volte.

Quello che dovrai fare, a questo punto, è semplicemente rilassarti, immaginando di trovarti, ad esempio, all'interno di uno splendido giardino, ricco di fiori profumati e uccelli che cinguettano, mentre una brezza leggera accarezza il viso. Se lo vorrai, potrai anche immaginare di trovarti sommerso dall'acqua, dolce e tiepida, e di cercare il suono dei gabbiani. Un esercizio altamente suggestivo che, dopo averlo provato, non vorrai più abbandonare.

 

di: Personal Dreamer

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