Il vampiro si nutre delle emozioni degli altri: ne conosci qualcuno?

Immaginate, invece del solito contesto con castello e pipistrelli, di ritrovarvi in luoghi a voi noti, in ufficio o in palestra, è giorno, non ci sono lupi che ululano alla luna, eppure ad un certo punto incontrate una persona che vi si avvicina, vi parla e subito dopo aver chiacchierato con lei vi sentite stanchi e privi di energie... questa persona magari a prima vista vi piace, ma vi crea confusione e spossatezza... state attenti, potrebbe essere un vampiro!
Parlare di vampiri significa parlare di persone prive di una loro vitalità, di un loro piacere, di una loro affettività ed emotività e che necessitano di quella altrui per potersi muovere, fare progetti, sentirsi vivi.
Ma i vampiri esistono perché esistono coloro che si fanno vampirizzare: le "vergini". È un po' come il famoso abbinamento vittima-carnefice, di cui ad un certo punto non si distingue più chi è uno e chi è l'altro. Queste coppie si fondano su sentimenti di vuoto, in quanto il vampiro si sente pieno di vita soltanto nel momento in cui ha svuotato l'altro, di "sangue" e quindi di emozioni.
Ma se vengono colpiti al cuore, tutti i vampiri si possono neutralizzare. Così come succede nelle leggende, con l'esposizione al sole, è necessario portare alla "luce della coscienza" la loro parte morbosa e letale, per fare in modo che ritrovino la loro umanità. Allora anche la vittima, non avrà più bisogno di farsi dominare donando sangue ed emozioni, ma potrà vivere in modo caldo e vitale, non più solamente in un mondo notturno e tenebroso, ma ritrovando il piacere e il calore di una vita piena e progettuale.
Senti spesso un vuoto? Qualcuno vicino a te ti sta "vampirizzando" e vuoi superare questa situazione?
di: Personal Dreamer