L’avventura trasformativa del genogramma famigliare

Il genogramma è una versione psicologica dell’albero genealogico e può essere definito come rappresentazione grafica della struttura di una famiglia. Rappresentazione che viene accompagnata dalle considerazioni che lo psicologo fa nei confronti delle relazioni tra i soggetti rappresentati, della comunicazione tra essi, delle somiglianze o differenze, dei miti o dei rituali che caratterizzano una parte o tutto il sistema rappresentato. Quindi, la differenza sostanziale fra una comune ricerca genealogica e un genogramma è che la semplice descrizione dei legami di parentela viene amplificata dall’analisi degli elementi relazionali, emotivi e affettivi. Poi, sulla scorta della teoria psicologica di riferimento del terapeuta, il genogramma può focalizzarsi su alcuni elementi piuttosto che su altri: scopo dell’operazione è che tra i rami dell’albero possa celarsi il segreto o la spiegazione di uno specifico comportamento.
Se ben fatto, svelerà cose inedite
Introdotto nell’ambito della terapia sistemica familiare dallo psichiatra americano Murray Bowen, il genogramma si è diffuso poi alla quasi totalità degli indirizzi utilizzati e inseriti nel contesto della terapia. Usualmente, questo strumento schematico viene utilizzato anche per la formazione degli allievi che intendano diventare psicoterapeuti familiari: è sempre bene fare esperienza della propria realtà familiare! Per citare un autore davvero avanguardista, in questo campo, Fritjof Capra, «nello studio della struttura misuriamo e pesiamo le cose. Gli schemi, però, non possono essere misurati o pesati: bisogna darne una rappresentazione grafica. Per comprendere uno schema, dobbiamo disegnare una configurazione di relazioni. Così può essere percepita l’essenza del genogramma, come tensione verso la comprensione della vita che comincia dalla comprensione del suo schema» (F. Capra, La rete della vita - Perché l’altruismo è alla base dell’evoluzione).
Perché il genogramma?
L’organizzazione del genogramma e l’uso che in esso viene fatto dei simboli permette a tutti i soggetti coinvolti (chi redige, chi si presta e chi semplicemente ascolta) di far emergere la storia della famiglia e di evidenziare alcuni suoi schemi e modelli di funzionamento significativi. In questo modo, potrete effettivamente svelare delle simbologie che racchiudono un significato il più delle volte inatteso: “A chi vorresti somigliare?”, “A cosa aspiri?”, sono domande modello che potrebbero portarvi a scoprire elementi relazionali davvero inattesi e inconcepibili! Sia chiaro, se svolta con un professionista, è un’esperienza del tutto positiva e per nulla pericolosa! Può accrescere il vostro livello di consapevolezza e concedervi di concepire certe relazioni sotto aspetti diversi, più comprensivi e costruttivi.
I contenuti e la rappresentazione del genogramma dipendono da una molteplicità di elementi legati sia al cliente che al terapeuta. Uno psicologo preparato ed empatico a cui rivolgersi, è la prima cosa da fare... che la trasformazione sia con voi!
di: Personal Dreamer