La scalata alla cupola di Vicoforte, la volta ellittica più grande del mondo

Se soffrite di vertigini e avete paura delle altezze, allora tenetevi alla larga da questa esperienza, perché si parla di adrenalina allo stato puro! Niente di superveloce o fantascientifico: ma, proprio per questo, immediato! Una salita mozzafiato, un percorso tra le intercapedini e le scale a pioli che uniscono i livelli di una cupola di 300 anni, una vista sull’interno, a pochi centimetri dagli affreschi che adornano la volta del Santuario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì (in provincia di Cuneo) e, sull’esterno, le colline si estendono per breve tratto, fino a lasciare posto alle vette delle Alpi.
Dov’è questa meraviglia?
Tutto questo è possibile dal 1o maggio del 2015, da quando cioè la cupola del santuario mariano di Vicoforte, a un’oretta di macchina da Torino, ha aperto al pubblico. Il nuovissimo progetto ha suscitato un’enorme curiosità e non pochi hanno avuto il privilegio di vivere l’emozione della scalata. Piccoli gruppi di 15 persone, in precise fasce orarie, sono accompagnati da personale esperto e appositamente formato lungo un percorso di 266 gradini, fino a raggiungere la lanterna a oltre 75 metri di altezza. La meta è la sommità della cupola, sul lucernario. Chi lo ha vissuto ha parlato di un’emozione unica, intensa, di battiti del cuore che accelerano mano a mano che l’altezza aumenta, di gambe che formicolano e di enorme stupore. Come spesso accade nella nostra terra, progetti come questi non vengono sbandierati a furor di popolo, ma vanno scoperti e vissuti in prima persona.
Come si svolge la salita alla cupola?
Se vorrete cimentarvi in questa scalata architettonica, avrete a disposizione due diverse tipologie di percorso: il percorso di salita alla cupola e il percorso breve.
Quello completo e più lungo dura due ore circa, è accessibile esclusivamente agli utenti maggiori di 14 anni e vi consente, organizzandovi in gruppi composti al massimo da 15 persone, di raggiungere la sommità dell’edificio, godendo di un affaccio mozzafiato dall’alto del cupolino (ben 266 gradini!). Lungo il percorso, vi accompagneranno una guida e un addetto alla sicurezza, che vi doteranno di elmetto protettivo e imbracatura, oltre a simulare “a terra” alcuni passaggi del percorso, per familiarizzare con i dispositivi di sicurezza.
Il percorso breve, di più agevole accesso e della durata di un’ora circa, vi offre (senza alcun limite d'età) l’opportunità di godere di un suggestivo affaccio all’interno del Santuario, attraverso la balconata posta alla base della cupola, a circa 23 metri di altezza (130 gradini), sul tamburo della volta. Ogni gruppo è accompagnato da una guida e la visita non prevede l’utilizzo di imbraco ed elmetto di sicurezza.
Come tutti, vorrete fare delle fotografie e riprese video: è consentito il solo uso di strumentazione compatta (assicurata al collo con laccio di sicurezza) e smartphone che andranno inseriti nelle apposite custodie in dotazione gratuita presso la biglietteria (biglietto intero al prezzo di soli 15 euro).
Alcuni cenni storici
Il Santuario di Vicoforte, dedicato alla Natività di Maria Santissima, è uno dei principali capolavori del Barocco piemontese. La cupola della basilica è la più grande al mondo tra quelle di forma ellittica ed è la quinta, per dimensioni, dopo San Pietro in Vaticano, il Pantheon di Roma, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze e la cupola del Gol Gumbaz in India. La vicenda che portò alla costruzione del santuario ha origine verso la fine del Quattrocento, ma soltanto grazie al sostegno economico del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, il vescovo della zona si fece promotore della costruzione di “un grande tempio” della fede cattolica, per il quale furono interpellati i più grandi architetti dell’epoca e la costruzione venne ultimata nel 1884. La cupola del santuario, una superficie di oltre 6mila metri quadrati, è decorata con l’affresco a tema unico più esteso al mondo: l’affresco, attraverso il tipico modello della “teologia per immagini”, rappresenta alcuni momenti della vita di Maria e la sua gloriosa assunzione in cielo.
di: Personal Dreamer