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Maschi e femmine in gara ai fornelli

Maschi e femmine in gara ai fornelli

Dì la verità, anche a te piacciono un sacco le cene e le rimpatriate con gli amici: anziché andare al ristorante, o vedersi al pub o in discoteca (niente di male, per carità, solo che spesso, in mezzo alla gente e al rumore, si fa fatica a chiacchierare con l'amico che non si trova a un palmo dal nostro naso!), non trovi che qualche volta sia molto meglio radunare tutti a casa di qualcuno, e mentre si mangia e si beve raccontarsi come va, ridere, divertirsi, fare un po' di caciara tutti insieme?

Bene, se anche tu la pensi così, Personal Dreamer ti propone una divertente variante, a quella della semplice cena insieme a tutta la compagnia. Potrebbe essere, chissà, proprio una proposta vincente per il tuo cenone di Capodanno. Ti proponiamo di organizzare una piccola gara gastronomica tra maschi e femmine, un modo giocoso per accendere un po' di sana competizione e per coinvolgere tutti gli amici, divertendovi gustando le specialità che saprete preparare.

Allora, prima di tutto tu e i tuoi amici consultatevi e scegliete la casa, grande a sufficienza per accogliervi tutti, e (perché no?) quella dell'amico che è più disponibile ad avere gente che spadella per casa. A questo punto, dividetevi in due squadre, quella dei maschi e quella delle femmine. Pensate quindi al menu, o, per meglio dire, alle portate da preparare per la serata: si può stare sul classico, e quindi antipasti, primo, secondo, dessert, oppure variare un po', per esempio prevedendo dei piatti di cucina giapponese o spagnola, oppure imporre che una delle portate sia esclusivamente vegetariana. Insomma, questo sceglilo tu insieme ai tuoi amici. L'importante, però, è che gli ingredienti di ogni piatto devono essere quelli base, da fare sul momento. Per dire: volete fare un primo a base di pasta? Allora la pasta deve essere fatta in casa, così come il ripieno. Non valgono ingredienti già preparati!

Altro passo: vanno scelti i giudici che sentenzieranno e daranno il voto alle leccornie che preparerete. Se possibile, trovateli esterni ai partecipanti, perché altrimenti pecchereste inevitabilmente di parzialità. Prima della scelta, però, vanno concordati i parametri su cui esprimere i voti (da 1 a 10): qualità del cibo, naturalmente, ma anche la presentazione estetica del piatto e il modo di servire ogni portata (per esempio: il cameriere che si presenta con grembiule e tovagliolo sull'avambraccio: sì, perché una squadra dovrà servire l'altra). Un'altra opzione per far guadagnare punti alla propria squadra potrebbe essere quella di preparare un aneddoto ad hoc per ogni portata servita, per colorire e caratterizzare ancora di più la presentazione. Scelti questi criteri, torniamo ai giudici: ricordatevi di calcolare, per ogni piatto preparato, un paio di porzioni in più, da far assaggiare appunto alla giuria il giorno dopo. Ottimi papabili per questo ruolo potrebbero essere i genitori di qualcuno di voi, oppure altri amici che non hanno potuto presenziare alla festa. L'essenziale, naturalmente, è non rivelare ai giudici chi ha preparato cosa, per non influenzare in alcun modo il verdetto.

Se però il reperimento dei giudici si rivelasse impresa ardua, puoi sempre fare così: anziché scegliere una giuria esterna, potreste decidere di far scrivere a ogni componente delle squadre i propri voti, relativamente a ogni parametro, il tutto ovviamente in modo indipendente, senza tener conto dei pareri degli altri e firmandosi con il proprio nome, per assumersi la responsabilità del proprio giudizio! Inutile dire che la condizione necessaria perché questo metodo funzioni è l'assoluta onestà dei partecipanti, e che si sia il più possibile obiettivi con il proprio metro di giudizio, altrimenti si corre prima di tutto il rischio che da parte della squadra sconfitta non ci possa essere la possibilità per una gustosa rivincita!

E ora, sotto a chi tocca: una volta finito il lavoro in cucina, è tempo di godersi tutti insieme le portate che avete preparato. Via libera dunque ai palati e alle buone forchette, e rendete onore ai piatti in lizza. A fine serata, oltre alla soddisfazione di vincere la sfida ai fornelli, ci sarà per tutti il piacere di aver condiviso una serata divertente con gli amici di sempre, in un modo un po' diverso dal solito. Non da ultimo, se le due squadre avranno dato il meglio di sé come chef, avrete anche assaporato degli ottimi piatti preparati da voi.

Ultima cosa: vi ricordate che poco sopra vi abbiamo detto di scegliere accuratamente la casa in cui disputare la sfida? Già, perché poi, a cena finita, il punto dolente sarà che bisogna pulire la cucina! Quindi tutti pronti a dare una mano (o al contrario potrebbe essere una sorta di penitenza per chi perde), ma non trascurate la possibilità di avere a disposizione la cucina di un amico particolarmente accomodante... di sicuro il "campo di battaglia" della sfida culinaria necessiterà di non poco olio di gomito per tornare alla normalità!

di: Personal Dreamer

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