Notizie da un'isoletta: umoristico e mai scontato libro alla scoperta di un'Inghilterra sconosciuta
Dopo aver vissuto per quasi vent'anni in Gran Bretagna, il giornalista americano Bill Bryson sente che è tempo di fare le valigie e tornare negli States. Ma prima di lasciare quella che per tanto tempo è stata la sua patria adottiva, decide di dirle addio a modo suo, con un viaggio di sette settimane su e giù per l'isola: un viaggio spartano, quasi sempre a piedi o sui mezzi pubblici, con lo zaino in spalla e una cartina topografica come alleata.
Inizia così "Notizie da un'isoletta", che a oltre vent'anni dalla sua prima pubblicazione continua a far sorridere per il ritratto umoristico e affettuoso di un Paese intimo e accogliente, ricco di storia, di contraddizioni e anche un po' bizzarro. Il percorso geografico diventa così anche un viaggio antropologico e culturale, raccontato seguendo il filo dei ricordi dell'allora giovane e spiantato Bryson: "Mi si spalancava davanti un mondo nuovo e misterioso, eccitante oltre ogni possibile immaginazione - scrive l'autore, rievocando i suoi primi giorni a Dover - . L'Inghilterra era un contenitore zeppo di cose per me inaudite - il guanciale al posto del bacon, il tè delle cinque, i capelli a caschetto, le segnalazioni luminose ai passaggi pedonali - e di parole a me sconosciute. Non sapevo come pronunciare i nomi di certe pietanze, né quelli di località come Towcester e Slough. [... ] Non avevo idea di cosa fossero i petardi natalizi, le trincee ferroviarie, le caramelle seaside rock, le uova alla scozzese, le Morris Minor o la ricorrenza del Poppy Day. [... ] Ero infuso di beata ignoranza".
L'ignoranza sparirà con il tempo, sostituita da una conoscenza sempre più approfondita del Paese e dei suoi abitanti, ma non svanirà lo stupore per le sue mille sfaccettature. E così, nonostante la bruttura di certi centri commerciali appena costruiti, la stranezza della cartina metropolitana di Londra, la decadenza di certe periferie e la pioggia incessante, Bryson non si stanca di celebrare, con la sua sensibilità e il sorriso sempre sulle labbra, la Gran Bretagna che l'ha accolto: "Il fatto è che questo Paese resta il migliore del mondo per molte cose: imbucare una lettera, andare a fare una passeggiata, guardare la televisione, comprare un libro, uscire a bere qualcosa, visitare un museo, usare una banca, perdersi, chiedere aiuto, o starsene su una collina a godersi il panorama". In fin dei conti, una dichiarazione d'amore in piena regola.
di: Personal Dreamer