Rango: dalla semplice capacità di mimetizzarsi alla vera trasformazione di sé
Rango è un cartone animato per adulti e in particolare per chi ama il cinema. È un omaggio al genere western con continue citazioni ai più classici John Ford e Howard Hawk, passando per Sergio Leone e approdando a Clint Eastwood. Johnny Depp è l'attore attorno al quale sono state costruite le movenze del protagonista, a cui presta anche la voce.
La trama è semplice: Rango, confuso e pauroso camaleonte, senza una vera identità e con un aspetto mutevole (è un camaleonte!), sogna di fare l'attore, ma viene scambiato dagli abitanti di un polveroso villaggio per lo straniero senza paura che riporterà loro l'acqua, il bene più prezioso, "custodito" dal cattivo di turno.
Rango è un attore senza copione, uomo/animale con poca personalità, che passa la sua vita recitando, fingendosi chi non è per non essere mai veramente coinvolto nelle situazioni in modo personale. Ma dietro al suo ostentato cinismo, che spesso non inganna nemmeno (o soprattutto) i bambini, vi è solo la paura di vivere.
Nel deserto, luogo simbolico in cui ci si trova soli ed isolati e quindi non si può recitare nessuna parte, Rango è costretto a ritrovare se stesso, ammettendo di non essere il temibile e valoroso straniero che tutti pensavano fosse. Così comprenderà chi è veramente e, da personaggio senza copione, diventerà una persona con una storia, finalmente vera.
Hai visto Rango e in alcune scene del cartone animato ti sei identificato in lui? Se ti va, possiamo capire insieme il perché...
di: Personal Dreamer