Sulle tracce dei dinosauri nel deserto dei Gobi
Se ti dovessero chiedere di pensare a un luogo davvero incontaminato e selvaggio, in cui la natura e il pianeta Terra si presentano nel modo più vicino possibile allo stato primordiale, e in cui i pochi abitanti di quelle lande vivono realmente ancora secondo i ritmi della natura, probabilmente tra i posti che ti verrebbero in mente ci sarebbero il deserto dei Gobi e la Mongolia. Luoghi i cui nomi sono diventati mito ed epopea fin dai tempi di Marco Polo e Gengis Khan, luoghi di incontro tra l'Occidente e l'Oriente, soprattutto luoghi dalle meraviglie naturali incomparabili, luoghi di spazi infiniti, deserti, foreste di larici e cieli e orizzonti vastissimi. Popolati da animali come lo yak e il cavallo selvaggio e attraversati da cavalieri abili come i più provetti cowboy e gauchos. Dì la verità, non hai sempre avuto una enorme fascinazione per i dinosauri: tirannosauri, triceratopi, pterodattili? Chissà quanti film, quanti documentari avrai visto, e quanti illustrazioni avrai sfogliato ammirato e pieno di curiosità per questi immensi rettili. Che ne diresti, allora, di un viaggio indimenticabile, di un'avventura estrema in questa terra meravigliosa alla ricerca dei dinosauri? Già, perché devi sapere che è proprio dopo aver visitato e conosciuto la Mongolia che Steven Spielberg ha avuto l'idea per il suo kolossal, Jurassic Park.
Due settimane lontane dai comfort della cosiddetta civiltà, certo, ma immersi nella natura, dormendo nelle "ger", le tradizionali abitazioni circolari di feltro dove vivono i pastori, diventando, per qualche giorno, veri nomadi che vivono nella e della terra e che della Terra seguono i ritmi vitali. Due settimane che non scorderai facilmente, e che avranno il loro apice quando raggiungerai il centro dell'altipiano del Gobi, considerato uno dei giacimenti fossili più ricchi al mondo, un vero e proprio cimitero di creature come tirannosauri, mammuth, coccodrilli giganti, e soprattutto i mitici tarbosauri, proprio quelli che hanno ispirato Spielberg per il film. Se invece vorrai goderti questi resti tutti insieme, in un museo, non avrai che da andare nella affascinante capitale mongola, Ulan Bator, dove c'è appunto il museo nazionale di Storia Naturale.
Tutto quello che devi sapere, prima di partire, è che il Deserto dei Gobi è un territorio sicuramente impervio e dalle forti escursioni termiche, ma basterà partire ben equipaggiati e sarai prontissimo per il tuo viaggio avventuroso.
Se però l'organizzazione di un viaggio in Mongolia è qualcosa di un po' troppo complicato o difficile da gestire, forse non sai che anche in Italia è possibile ammirare i dinosauri, in bellissimi parchi dove sono state approntate accuratissime ricostruzioni e dove si possono anche vedere fossili e resti. Ce ne sono moltissimi, sparsi per tutta la penisola, a partire dal "Viaggio nella preistoria" a Molfetta (Ba), passando dal "Parco della Preistoria" di Rivolta d'Adda (Cr) e dal museo di Storia Naturale di Milano, dal parco preistorico di Peccioli (Pi) alle "Pietre del Drago" di Macerata, fino ad arrivare alla "Città dei Dinosauri", vicino a Benevento, dove ci sono 15 ricostruzioni a grandezza naturale, per dieci specie rappresentate.
Mongolia o Italia, dunque? Avventura a 360° per due settimane in un luogo affascinante e sperduto, oppure una più domestica immersione tra i dinosauri di casa nostra, per diventare, anche solo per un giorno, come il dottor Alan Grant di Jurassic Park!
di: Personal Dreamer