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Un brivido di trasgressione per risvegliare la complicità

Un brivido di trasgressione per risvegliare la complicità

Siete una coppia rodata, convivete, spesso discutete su chi deve caricare la lavastoviglie, sull'annosa questione "i mestieri si fanno tutti al sabato o un poco per volta durante la settimana?", passate troppo tempo davanti alla tv e quando avete un attimo di libertà vi sentite troppo stanchi anche solo per immaginarvi su qualcosa che non sia un letto? E, a proposito di letto, le vostre lenzuola non sono più calde come un tempo, anzi sempre più tiepide?

Abbiamo un'idea per aiutarvi a risolvere queste complesse questioni: sensualità creativa. Qui è l'erotismo che conta. E la voglia di creare situazioni un po' piccanti, da condividere sensualmente all'interno della coppia. Non solo: così facendo si comunica con il proprio partner e ci si conosce più a fondo. A volte il timore o l'imbarazzo di condividere certi aspetti di sé limita o addirittura reprime fantasie che potrebbero invece essere giocate insieme...

Donna, fatti invitare dal tuo lui a cena in un ristorante (sappiamo che lo sai fare) e dimenticati - ops - le mutandine sul mobiletto del bagno. Indossa il tuo miglior abito e avviati con passo sicuro verso l'ingresso del locale al braccio della tua ignara "vittima". Mentre sfogli distratta la carta del menu, accorgiti, solo allora, di aver scordato gli slip a casa: "Che sbadata, tesoro, ma come ho fatto?". Il tutto condito con quel sorriso malizioso che sai scoccare quando è il caso.
Il resto puoi immaginartelo: pensa al suo sguardo mentre tenta invano di concentrarsi sul pur delizioso arrosto di vitello con crema di funghi!

Certo, a questo punto non puoi certo aspettarti una cena lenta e tranquilla: difficilmente potrai raccontare nei minimi dettagli i tuoi guai lavorativi assaporando in tutta calma un dessert. Probabilmente non arriverete nemmeno in camera da letto: le prime avance arriveranno già nel garage di casa (per chi ce l'ha!). Sì, proprio nel garage: non storcete il naso. È una location accattivante per rispolverare le vecchie lezioni sul ribaltabile (prestando la dovuta cautela al freno a mano!), e sentirvi di nuovo adolescenti.

E tu, uomo: per caso ti sei distratto e hai dimenticato di rifare il letto? E il fatto che sia giovedì e che la spazzatura dovesse esser portata giù ieri ti è completamente uscito di testa? In più, hai voglia di sperimentare qualcosa di nuovo? Bene, allontanati da casa con la tua donna. Come? La risposta sta in una meravigliosa parolina bisillabica: mo-tel.
Sì, lo sappiamo, convivete, dunque non avete più il bisogno di trovare un angolino appartato tutto per voi. In più i tempi in cui, dalla tua auto, tendevi con ostentata sicurezza il tuo documento di identità ad un pallido receptionist annoiato sono finiti molti anni fa. Ti sembrano gesti inutili, ora. Invece ti sbagli: non si parla più di squallidi motel anni '70, dove se ti andava bene trovavi giusto due seltz nel frigobar. Qui si fa sul serio: hai mai visto le stanze a tema del famoso Motel di Casei Gerola?

Ancora: che ne dite invece di un po' di aria in balcone, o alla finestra? Non spaventatevi. Si tratta di attendere le ore giuste, col buio, e divertirsi un po' insieme, mentre il mondo fuori passa. Con l'aiuto di un velo? Una posizione "tattica"? Un andamento molto lento? Il gioco sensuale sta semplicemente nel farlo senza farsi notare. Nessun esibizionismo gratuito, intendiamoci: solo complicità tra voi due.

Con questi suggerimenti, vogliamo ricordarti l'unica cosa che non può mai essere dimenticata: il rispetto dei vostri gusti e inclinazioni e di quelli del vostro partner. Non pigiate troppo il piede sull'acceleratore se non vi sentiti pronti a farlo, e non spingete l'altro. Ma provate a condurlo lentamente verso qualche intima novità, naturalmente evitando di mettersi in situazioni a rischio: l'intimità creativa è una cosa, il rischio sconsiderato un'altra. Ricordate che l'immaginario erotico è potenzialmente illimitato, e le situazioni che si possono creare sono infinite: dipendono solo da voi...

di: Personal Dreamer

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