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Un viaggio misterioso sulle tracce dello Yeti

Un viaggio misterioso sulle tracce dello Yeti

Una delle creature leggendarie più radicate nell'immaginario collettivo è sicuramente "l'abominevole uomo delle nevi", lo Yeti, l'essere misterioso che si aggira per le montagne dell'Himalaya. Che si tratti di un parto dell'immaginazione degli esploratori, delle fantasie delle popolazioni locali, o che ci sia nella sua storia un fondo di verità scientifica, certo è che lo Yeti si è scelto un habitat da sogno, tra impervie vette inesplorate e paesaggi da incanto. Certo, magari il clima non è proprio accogliente, ma di sicuro quelle zone sono capaci di regalare a chi vi si avventuri un'esperienza indimenticabile.

Anche tu hai sempre trovato affascinanti le storie raccontate sullo Yeti? Non ti piacerebbe programmare un itinerario per seguire le sue orme? Non dimenticare che stiamo parlando del Tibet, uno dei luoghi più affascinanti, spirituali e meno conosciuti di tutto il pianeta, a cavallo tra Cina, Nepal e Mongolia, lungo la catena dell'Himalaya, a 5.000 metri di altitudine di media.

La prima tappa non può che essere la capitale del Tibet, ovvero Lhasa, con i suoi monasteri buddhisti lungo la valle di Yarlung, che si percorre per arrivare alle pendici nord dell'Everest. Da qui si fa rotta verso il Nepal, tra cime maestose e lande quasi disabitate: proprio le terre dello Yeti.
Quindi a te la scelta: se sei amante della spiritualità orientale, una ascesa lungo il sentiero per il Monte Kailash, sacro a Indù e Buddhisti, saprà metterti in pace con il mondo. Se invece prediligi l'avventura e un po' di suspense (e hai anche un fisico allenato), potrai avvicinarti all'Everest stesso lungo la parete est. È questo il luogo in cui, nel 1921, il colonnello Howard-Bury avvistò una figura scura alta due metri e mezzo, dalle sembianze umane e che lasciava grosse impronte nella neve, facendo nascere così il mito dell'Abominevole.

Una creatura che si è rivelata piuttosto girovaga, a dire la verità: suoi avvistamenti, nei secoli, sono stati infatti segnalati anche all'interno dell'area dei Monti d'Oro tra Mongolia e Russia, una zona tanto bella da essere stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità, ma anche nel ghiacciaio Zemu, sul versante est dell'Himalaya. E se proprio non vedi l'ora di toccare con mano la leggenda, puoi spingerti fino al Monastero di Tengboche percorrendo un sentiero di grande bellezza. Qui è infatti custodita proprio una mano attribuita allo Yeti, la cui analisi sancì che si trattava di un primate sconosciuto.

Che te ne pare? Certo, ci vuole un po' di allenamento per farsi il fiato e aumentare la resistenza alle scarpinate in montagna, però, preparandosi per tempo e organizzando bene le tappe del viaggio e i permessi necessari, ti regalerai un'esperienza unica in luoghi misteriosi e ricchi di fascino e storia. Alla fine, a chi non piacerebbe sentirsi per qualche giorno veri e propri esploratori e pionieri, come i viaggiatori scientifici dell'800 o dei piccoli emuli di Reinhold Messner?

Un'ultima cosa: se mai dovessi incontrarlo davvero, ricordati che potrebbe anche non essere abominevole... dai un'occhiata al video qui sotto!

di: Personal Dreamer

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