Una settimana d'amore con la poesia di Tagore

La poesia, quando di vera poesia si tratta, è in grado di segnare i cuori. Nel corso dei secoli molte scuole si sono susseguite, ma il tema amoroso è rimasto uno dei più trattati da schiere di menti geniali e anime sensibili ed elette.
Non tutti possiamo avere questo dono: toccare le corde più intime di qualcuno è come andare alla ricerca di un tesoro che, il più delle volte, è stato sepolto proprio perché non venisse trovato.
Ma ci sono poeti che possono aiutarti a fare breccia nell'animo di chi ami; uno di questi è senza dubbio il premio Nobel Rabindranath Tagore, poeta indiano vissuto a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. Le sue numerose opere hanno affascinato tutto il mondo occidentale e oggi ti proponiamo una selezione di sette poesie, una al giorno, per sorprendere la persona che ami e per aiutarti a regalarle un'emozione che difficilmente potrà dimenticare. Perché questo è uno dei doni della poesia.
Io desidero te, soltanto te
Io desidero te, soltanto te
il mio cuore lo ripeta senza fine.
Sono falsi e vuoti i desideri
che continuamente mi distolgono da te.
Come la notte nell'oscurità
cela il desiderio della luce,
così nella profondità
dalla mia inconscienza risuona questo grido:
''io desidero te, soltanto te''.
Come la tempesta cerca fine
nella pace, anche se lotta
contro la pace con tutta la sua furia,
così la mia ribellione
lotta contro il tuo amore eppura grida:''io desidero te, soltanto te''.
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Non lasciarmi, non andartene,
perché scende la notte.
La strada è deserta e buia,
si perde tortuosa. La terra stanca
è tranquilla, come un cieco senza bastone.
Sembra che io abbia aspettato nel tempo
questo momento con te
così accendo la lampada
dopo averti donato fiori.
Con il mio amore ho raggiunto stasera
il limite del mare senza spiaggia,
per nuotarci dentro e perdermi in eterno.
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Tu sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d'amore.
Tu sei mia, solo mia,
l'abitatrice dei miei sogni infiniti!
I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti al tramonto!
Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni solitari!
Ho oscurato i tuoi occhi
con l'ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità
del mio sguardo!
T'ho presa e ti stringo,
amore mio,
nella rete della mia musica.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni immortali!
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Donna
Donna, non sei soltanto l'opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.
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Dimmi se tutto questo è vero, amore mio,
dimmi se questo è vero.
Quando i miei occhi lampeggiano, le oscure nuvole,
nel tuo petto, danno risposte tempestose.
È vero che le mie labbra sono dolci come l'inizio
del primo amore?
Che i ricordi di svaniti mesi di maggio
indugiano nelle mie membra?
Che la terra, come un'arpa, vibra di canzoni
al tocco dei mie piedi?
È poi vero che al mio apparire la rugiada
cade dagli occhi della notte e la luce del giorno
è felice quando avvolge con gioia il mio corpo?
È vero, proprio vero che il tuo amore vagò solitario
attraverso epoche e mondi in cerca di me?
E che quando finalmente mi hai trovato
il tuo vecchio desiderio trovò una pace perfetta
nel mio parlare gentile, nei miei occhi, nelle mie labbra
e nei miei capelli fluenti?
È vero, dunque, che il mistero dell'infinito
è scritto sulla mia piccola fronte?
Dimmi, amore mio, se tutto questo è vero.
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Il nostro destino viaggia su un mare
mai attraversato, dove le onde
si susseguono in un gioco incessante
di rimpiattino.
È l'inquieto mare del mutamento,
perde e perde ancora gli armenti
e batte le mani contro il cielo costante.
Al centro di questo mare travolgente,
tra l'alba e la notte, Amore,
tu sei l'isola verdeggiante dove il sole
bacia l’ombra vaporosa, dove gli uccelli
sono amanti che cantano il silenzio.
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Parlami, amore mio!
Dimmi a parole quello che hai cantato.
La notte è buia.
Le stelle si nascondono tra le nuvole.
Il vento soffia tra le foglie.
Scioglierò i miei capelli.
Il mio mantello azzurro mi avvolgerà
come la notte. Stringerò la tua testa
al mio petto; nella dolce solitudine
sospirerò sul tuo cuore.
Socchiuderò i miei occhi e ascolterò.
Non ti guarderò il viso.
Quando le tue parole cesseranno,
staremo fermi e in silenzio.
Solo gli alberi bisbiglieranno nell'oscurità.
La notte impallidirà.
Spunterà l'aurora.
Ci guarderemo negli occhi
per l'ultima volta e andremo ognuno
per la sua strada.
Parlami, amore mio!
Dimmi a parole quello che hai cantato.
di: Personal Dreamer