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Vernante, il borgo piemontese dove rivive la storia di Pinocchio

Uno dei dipinti sui muri di Vernante dedicati a Pinocchio

Il burattino più famoso della narrativa, italiana e non solo, ha un papà letterario - Carlo Collodi - ma anche uno zio: così è affettuosamente chiamato Attilio Mussino, l'illustratore torinese a cui nel 1911 fu affidato il compito di dare un volto a Pinocchio in occasione dell'edizione Bemporad per il 30esimo anniversario dell'opera. Quelle immagini, al pari del romanzo, diventarono un classico e oggi si trovano ancora stampate sui libri e... dipinte sui muri. Vi sembra impossibile? Invece è proprio così: a Vernante, il paesino nel cuneese dove Mussino trascorse gli ultimi anni della sua vita, dal 1944 al 1954, oltre 150 murales riproducono le sue splendide illustrazioni.

A 790 metri di altitudine, Vernante è la porta dell'alta Val Vermenagna e della Val Grande. Dominato dall'alto dal torrone duecentesco della Turusela, impreziosito dalla bella chiesa affrescata di San Nicolao, punto di partenza per innumerevoli escursioni, il paese alpino è una meta imperdibile per gli amanti della montagna. Fra le specialità gastronomiche rientrano a pieno titolo le cipolle ripiene di riso, patate e verdure e le raviole vernantine con porri e patate, condite con abbondante burro fuso o sugo di carne o funghi.

A rendere questo piccolo borgo davvero unico al mondo, però, sono proprio i dipinti, realizzati sui muri delle case dai pittori locali riprendendo le tavole originali, che danno al visitatore l'impressione di immergersi in un grande libro illustrato "a cielo aperto", in un'atmosfera incantata che fa tornare subito bambini. La Fata Turchina e mastro Geppetto, Lucignolo, il Gatto e la Volpe e gli altri indimenticabili personaggi del romanzo sembrano accompagnare con lo sguardo turisti, curiosi, appassionati di letteratura o di storia dell'illustrazione: chiamato a interpretare Pinocchio, Mussino infatti si dovette confrontare con una tradizione iconografica relativamente giovane ma già "codificata" dai suoi predecessori Enrico Mazzanti e Carlo Chiostri, e la stravolse con le sue immagini piene, vivaci, per la prima volta a colori.

Da non perdere, poi, il museo dedicato al grande illustratore, un piccolo gioiello che racchiude alcune delle sue opere (Mussino fu fra l'altro fumettista e collaboratore del "Corriere dei Piccoli" dal primo numero fino alla morte), regalate al paese dalla seconda moglie, Margherita, nativa proprio di Vernante. Inoltre, poi, per i più curiosi c'è anche la possibilità di visitare la sua tomba al cimitero comunale, vegliata da un Pinocchio che piange collocato affettuosamente lì dai suoi concittadini adottivi.
Insomma, questo delizioso borgo incastonato fra le montagne è una meta perfetta per una giornata che farà felici i bambini, ma anche chi ha voglia di fare per qualche ora un tuffo fra i ricordi d'infanzia: che cosa aspettate a partire?

di: Personal Dreamer

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