Vola come un uccello, nuota come un delfino: ecco il Flyboard

Sei appassionati di sport estremi e magari anche di fumetti? Ti piacerebbe diventare un incrocio tra Iron Man e Aquaman, e, mentre stai nuotando, alzarti in volo spinto dalla forza travolgente di quattro propulsori? Bene, con il Flyboard puoi realizzare questo sogno!
L'americano Franky Zapata ha cominciato a sviluppare il progetto del Flyboard nel 2011, dopo anni di esperienza sul campo maturati con il jet ski. Il concetto alla base è quello di sfruttare la spinta dell'acqua per alzarsi in volo, mediante quattro propulsori, due fissati alle gambe, per la spinta vera e propria, e due alle mani, per la stabilizzazione. Questi sono collegati con un tubo a un piccolo natante di pochi metri quadri di superficie, che fornisce, tramite il condotto, la propulsione agli ugelli fissati a mani e piedi.
In questo modo, chi usa il Flyboard può controllare a piacimento la spinta dell'aria per fare evoluzioni e balzi proprio come un delfino. Perché è questo che il Flyboard permette: di volare dentro e fuori dall'acqua e di fare freestyle senza correre il rischio di farsi male. La presenza dei propulsori stabilizzatori sulle mani, infatti, rende tutti i movimenti molto più fluidi e naturali, a differenza di quanto avviene con altri jet ski molto meno controllabili, garantendo così un'esperienza davvero straordinaria.
Sembra una cosa difficilissima, vero? Invece non lo è affatto, visto che chiunque può iniziare a usare il Flyboard in cinque minuti, e in poco più di venti avere dimestichezza con i controlli e dei movimenti sulla superficie dell'acqua. Se volessimo trovare un difetto a questo nuovo giocattolo, beh potremmo proprio dire che è il prezzo d'acquisto.
Ma non temere: per provare il flyboard puoi tranquillamente scegliere la formula molto più abbordabile del noleggio: oltretutto, questo fantastico oggetto sta, come è comprensibile, prendendo sempre più piede, e sono sempre più numerose le località di mare dove è possibile testarlo. Se California e Florida fanno la parte del leone, ci sono anche altre località americane (e non solo) che si stanno attrezzando con il Flyboard... e chissà mai che a breve non avremo la possibilità di vederlo sfrecciare anche di fronte alle coste italiane.
Nel caso non ti avessimo ancora convinto, guarda tu stesso questo video e vedrai che ti verrà voglia di volare in California a fare Flyboard insieme a Franky Zapata:
Devi sapere poi che il Flyboard nasce dall'evoluzione di un altro aggeggio per sport estremi, che tuttora è in funzione, ovvero il Jetlev: molto simile come concetto, il Jetlev però non si basa sui quattro propulsori del Flyboard, ma solo su due, azionati da una sorta di appendice che viene applicata alla schiena di chi lo usa. Meno versatile, forse, ma altrettanto divertente.
La raccomandazione è ovviamente sempre quella della prudenza: Flyboard è facile da usare e decisamente sicuro, ma si tratta pur sempre di uno sport estremo, per cui, una volta collegati i tuoi propulsori, non dimenticare mai attenzione e prudenza!
di: Personal Dreamer