Il magico mondo perduto del Monte Roraima

Isole in un mare di nuvole
I misteriosi tepuis ("montagne" nella lingua degli indigeni Pemón) del Venezuela sono degli altopiani che si innalzano dalla foresta pluviale. La loro conformazione e la loro altitudine (che supera i 2700 metri) li fanno apparire come isole galleggianti in un mare di nuvole. I tepuis sono estremamente antichi. Questi altopiani infatti si sono formati tra i 400 e i 250 milioni di anni fa, molto prima che i continenti si staccassero e prendessero la conformazione che oggi conosciamo. L'altopiano più famoso del Venezuela è il Monte Roraima, in passato accessibile solo agli indigeni Pemón ed esplorato da pochi coraggiosi. Le condizioni climatiche difficili e la credenza indigena secondo cui chi si fosse avventurato sul Roraima non avrebbe mai più fatto ritorno hanno scoraggiato parecchi avventurieri.
Il "Mondo Perduto"
Molte leggende e credenze avvolgono il misterioso Monte Roraima. Quella più suggestiva afferma che l'altopiano sarebbe abitato da creature antiche, inesistenti nel resto del mondo. Proprio questa affascinante superstizione ha ispirato Sir Arthur Conan Doyle nella creazione del suo romanzo Il mondo perduto (1912). Si tratta di un racconto avventuroso, che narra di un gruppo di esploratori che accompagnano il professor George Challenger nella sua spedizione sull'altopiano. Il professore si era già recato sul luogo anni prima, scoprendolo abitato da animali preistorici. Inutile dire che la comunità scientifica non gli credette per mancanza di prove. Per questo il professor Challenger, in cerca di riscatto, decide di avventurarsi nuovamente in questo misterioso angolo di mondo. Chissà se sono state proprio le spedizioni sul Monte Roraima e il racconto di Conan Doyle ad ispirare Michael Chricton nella stesura di Jurassic Park (1990).
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di: Personal Dreamer