Il magico mondo perduto del Monte Roraima

Le esplorazioni del Monte Roraima

Il racconto di Sir Arthur Conan Doyle prende spunto dagli appunti del suo connazionale Sir Everard Im Thurn, botanico ed esploratore. Nel 1884, all'età di 32 anni, Everard Im Thurn conduce una spedizione per studiare la flora e la fauna del Monte Roraima, pubblicando poi i risultati delle sue ricerche su diversi giornali scientifici. Alla fine degli anni '80 del ‘900, anche l'esploratore e documentarista tedesco Uwe George è partito alla volta del misterioso altopiano. La spedizione non ha portato alla scoperta di animali primordiali e dinosauri. D'altra parte, sono state individuate migliaia di specie vegetali e animali (in particolare anfibi e aracnidi) che vivono solo sul Monte Roraima. L'isolamento e le particolari condizioni ambientali dell'altopiano venezuelano offrono un perfetto esempio di nicchia ecologica incontaminata, abitata da specie che per milioni di anni hanno seguito il loro corso evolutivo senza influenze esterne.

Una vacanza avventurosa

Il Monte Roraima e gli altopiani del Venezuela sono la meta ideale per chi non si accontenta della "solita vacanza". La fame di avventura non è la sola cosa necessaria per affrontare questo viaggio mozzafiato. È fondamentale scegliere il periodo che offre le migliori condizioni climatiche (generalmente tra dicembre e aprile), farsi guidare da personale esperto (possibilmente indigeno, facilmente rintracciabile nel vicino villaggio di Paraitepui), allenarsi in modo adeguato. Per raggiungere la vetta sono necessari un paio di giorni di marcia sostenuta, con la possibilità di pernottare in zone naturalmente protette dalle intemperie. Chi non desidera cimentarsi nell'avventurosa scalata può raggiungere la vetta in elicottero, partendo dalla vicina città venezuelana di Santa Elena. È possibile pernottare sull'altopiano, armandosi di un po' di sano spirito di adattamento. Per godersi un panorama del genere, ne vale sicuramente la pena.