responsabile

Quando si raggiungono posizioni di potere, ci si trova nella condizione di dover prendere decisioni che si traducono in disposizioni per gli altri. Se si è autorevoli, le direttive possono essere discusse. Se invece si è autoritari, gli ordini vengono imposti. L'autoritarismo però è un segno di debolezza, non di carisma. La conseguenza inevitabile è la perdita di rispetto e di stima da parte dei propri collaboratori.

Di solito, ogni capo ha un collaboratore preferito. Una delle situazioni virtuose più comuni è l'identificazione del responsabile nel suo prediletto, sul quale puntare come se fosse un figlio simbolico. Al contrario, il capo potrebbe tendere a sfruttare il prescelto, ribaltando su di lui compiti e ansie di cui non riesce a farsi carico. In un caso, il preferito può avviare un sano investimento e diventare il "delfino" di un saggio responsabile; nell'altro potrebbe trovarsi ad accettare una insana connivenza, diventando il "pesce pilota" di uno squalo.

Sei un capo che tende a controllare e incutere timore nei collaboratori? O sei un responsabile che mira a orientare e coltivare il valore delle persone che lavorano insieme a te? Questo può fare la differenza sostanziale tra un ufficio cupo e demotivante e un gruppo di lavoro sereno e produttivo.